Le mieloma multiplo è una malattia eterogenea che può essere classificata in diversi sottotipi istologici a seconda delle caratteristiche di immunoglobuline prodotte E plasmacellule tumorali.
1. Classificazione in base al tipo di immunoglobulina prodotta
Le plasmacellule tumorali producono a proteina monoclonale specifico, che può essere rilevato nel sangue o nelle urine:
2. Varianti specifiche del mieloma
Alcune forme di mieloma hanno caratteristiche specifiche:
Quali sono i biomarcatori o le mutazioni genetiche coinvolte nei mielomi?
Les biomarcatori e mutazioni genetiche variano a seconda dei sottotipi di mieloma e consentono di orientare le strategie terapeutiche:
Mieloma con prognosi infausta
Mieloma con prognosi o bersaglio terapeutico migliore
Queste anomalie genetiche svolgono un ruolo chiave nel prognosi e scelta dei trattamenti, permettendo un approccio personalizzato al mieloma multiplo.
A differenza dei tumori solidi che utilizzano Sistema TNM, il mieloma multiplo è classificato in base a criteri biologici, genetici e clinici per valutare il gravità della malattia e adattare il trattamento.
La Classificazione Salmon e Durie, sviluppato in 1975, è uno dei primi sistemi di staging per mieloma multiplo. Questa classificazione si basa su parametri clinici e biologici permettendo di stimare La massa tumorale del mieloma nel corpo.
Lei rimane ancora usato oggi, soprattutto in contesti specifici, sebbene le nuove classificazioni lo stiano gradualmente sostituendo.
Le Sistema internazionale di staging (ISS) è stato sviluppato per migliorare la classificazione dei mieloma multiplo e affinare la prognosi dei pazienti. L'ISS utilizza biomarcatori ematici più accurati per valutare la gravità della malattia.
Come viene trattato il mieloma?
Le trattamento del mieloma multiplo dipende da diversi fattori: stadio della malattia, Età del paziente, condizione generale e fattori genetici. È basato su un approccio combinato compresi trattamenti mirati, chemioterapia, immunoterapia e talvolta trapianto di cellule staminali.
1. Trattamento di prima linea (paziente con nuova diagnosi)
Il trattamento iniziale è finalizzato a ridurre il carico tumorale e sintomi di controllo.
a) Pazienti idonei al trapianto di cellule staminali
Per i pazienti giovani (< 70 anni) e salutare.
b) Pazienti non idonei al trapianto
Per pazienti anziani (> 70 anni) o con comorbidità.
2. Trattamento delle recidive o del mieloma refrattario
Quando la malattia si ripresenta dopo il trattamento iniziale.
Cellule CAR-T e anticorpi bispecifici (nuovi approcci sperimentali).